IYNX | Olivia Giovannini

IYNX

Mitologia, magia d’amore, fonti letterarie ed iconografiche, una metamorfosi forzata, l’ornitologia, le superstizioni popolari, le immagini, le luci e i suoni legati a questi elementi, sono i tasselli che, in un processo di contaminazione senza soluzione di continuità né senso cronologico e narrativo, danno vita alla nostra visione di IYNX: incrociando queste molteplici suggestioni
con alcuni vissuti personali che con esse risuonano, la performance apre un’indagine sul senso di sofferenza, insofferenza ed ossessione che può sorgere nell’anima quando ci si sente scollati a forza da alcune dimensioni e/o situazioni emotive che, invece, ci appartengono profondamente. Attraverso diversi livelli di ricerca – sul corpo e le emozioni, sullo spazio, il tempo e l’immagine, su idee acustiche e luminose – nasce, così, una figura in cui si mischiano tratti di una donna e forme di un uccello, all’interno di un ambiente luminoso e sonoro ispirato alle leggende che circondano la parola Iynx.

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Iynx è un termine che per i Greci rappresentava tre diverse realtà correlate:
_una ninfa/maga esperta in filtri di seduzione che ‘sperimentava droghe d’amore (…) non per sé, ma perché voleva che l’amore agisse’ (R. Calasso, Le Nozze di Cadmo e Armonia). Iynx venne trasformata nell’uccello torcicollo come punizione per aver fatto innamorare Zeus di Io;
_l’uccello stesso;
_uno strumento di magia erotica;

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CORPO: Olivia Giovannini
SUONO: Luca Serra
LUCE: Luca Serra, Giulia Ferrando
FOTOGRAFIA e GRAFICA: Giulia Ferrando
Grazie a TAT Yoga Genova e Alessandra Cavalli

Tra corpo, suono, luce, fotografia e video, O. Giovannini, L. Serra e G. Ferrando conducono insieme una ricerca basata sul processo creativo: un gioco stratificato e mutante che procede sempre al rilancio, verso contenitori performativi flessibili e codici permeabili il cui ‘senso’ non sia possesso esclusivo di chi crea ma nasca dagli interstizi, zone di comunicazione inedita per tutte le parti in gioco.
Il malinteso serve proprio a far venire fuori il diverso da noi, l’altro, lo straniero (F. La Cecla, Il malinteso).

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STORIA
IYNX nasce alla fine dell’agosto 2019 come gioco in urbano tra lo sguardo fotografico di Giulia Ferrando e la ricerca corporea di Olivia Giovannini. Il successivo contributo sonoro originale di Luca Serra permette a questa prima indagine di andare incontro alla performance. Passando per varie fasi di elaborazione, creazione, distruzione, rinascita (momenti dovuti anche all’inaspettato lockdown), IYNX inizia a prendere il volo.

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PRESENTE
Dopo il debutto dell’agosto 2020 – all’interno di FuoriFormato. Festival Internazionale di danza contemporanea e videodanza come spettacolo extra call a cura di Rete DanzaContempoLigure – il desiderio si dirige verso la possibilità di sviluppi, ricollocamenti e derive.

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FUTURO
Le ipotesi di collocazione del lavoro sono molteplici e non finite: rappresentazione per palcoscenico; performance per spazio non teatrale, possibilmente molto lungo e stretto; versione site specific,
in ambiente urbano come in origine, o altro luogo in cui sviluppare possibilità ulteriori.
A seconda dello spazio di lavoro, si prevede uno studio del disegno luci adeguato al contesto. Ulteriori elementi di indagine ed evoluzione da tenere in considerazione saranno uno sviluppo della parte sonora; un’ulteriore ricerca nella drammaturgia del corpo; un approfondimento
del rapporto – spaziale e concettuale – tra la performer e la figura del sound designer e del senso della presenza in scena di quest’ultimo.

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